Storia Riparto Guide “Scinò”

Storia Riparto Guide “Scinò”

Da dove viene il nome “Scinò” e perché le Guide di Follina hanno deciso di chiamare il loro Riparto in questo “strano” modo?
Beh, dobbiamo fare un passo indietro nella storia dello Scautismo Italiano, e tornare agli anni della Seconda Guerra Mondiale. In Italia erano anni di grande difficoltà, e lo Scautismo sopravviveva in maniera clandestina in alcune zone d’Italia dopo la soppressione definitiva voluta dal Fascismo nel 1927 e 1928.
A Milano un gruppo di intrepidi ragazzi, guidati da Giulio Cesare Uccellini – il mitico Kelly – tengono viva la fiamma scout fino al termine
della guerra, facendosi chiamare “Aquile Randagie”, e svolgendo le loro attività nel più assoluto segreto.
Nel corso della guerra vediamo i ragazzi di questo gruppo impegnati nella “O.S.C.A.R.”, l’Opera Scout Cattolica di Aiuto ai Ricercati: capi e
ragazzi si ingegnano – a volte a rischio della loro stessa vita – per mettere in salvo un gran numero di persone facendole espatriare in Svizzera: in particolare molti ebrei, bambini o ricercati politici troveranno la salvezza proprio grazie all’attività di questo gruppo di scout.
Al gruppo si unisce anche Gäetan Du Bot, giovane capo scout francese che nel 1944 riesce a fuggire da un campo di prigionia tedesco
e giunge in Italia per dare il suo contributo alla guerra di liberazione.
Du Bot – il cui nome “d’arte” sarà per tutti Michel, al termine della guerra si fermerà a Bergamo ed aprirà un primo Riparto scout, ma ben presto verrà chiamato dall’Assistente Regionale dell’ASCI, Mons.
Andrea Ghetti (altra vecchia conoscenza: il Baden delle Aquile Randagie) a partecipare ai lavori del Commissariato Regionale per portare la sua esperienza di Scautismo francese.
Michel ritiene fondamentale fornire fin da subito ai Capi alcuni testi metodologici su cui iniziare a “studiare” lo Scautismo dopo tanti anni di clandestinità: nasce così la Casa Editrice Scinò, che opererà a Milano fino agli anni ’60.
Scinò è l’abbreviazione di “sciogli il nodo”: il nodo è quello che si fa al fazzoletto per ricordarsi di compiere ogni giorno la Buona Azione, primo dovere di Guide e Scouts.
Du Bot è rimasto in Italia per molti anni, e poi è ritornato in Francia dove ora vive attorniato da figli e nipoti… tutti Scouts!
Dopo la scelta del Riparto Guide di chiamarsi Scinò, siamo riusciti a recuperare l’indirizzo di Gäetan/Michel e gli abbiamo scritto. Ci ha risposto commosso e ci ha inviato l’ingrandimento di una vecchia foto con dedica alle Guide di Follina.
Cosa rappresenta la foto? Beh… la partenza per la grande avventura della Freccia Rossa, nel 1949, quando i Rovers lombardi – guidati proprio da Du Bot – arrivarono a Oslo in sella ai “Guzzini” 50 portando in tutta Europa il messaggio di speranza di Don Gnocchi. Ma di questo… parleremo un’altra volta!